giovedì 17 dicembre 2009

PETER KERNEL




PETER KERNEL

Barbara L.: 26 anni, Video Maker.

Anita D.S.: 30 anni, Orologiaia.

Aris B.: 31 anni, Designer in comunicazione visiva.

Däwis P.: 33 anni, Uomo delle castagne e dei gelati.


Come è nato il vostro gruppo? E quando?

Peter Kernel sono nati nell’autunno del 2005 facendo improvvisazioni per un mediometraggio della

bassista Barbara. Con il passare del tempo ci siamo accorti che potevamo scrivere canzoni e fare

concerti. Et voilà…

Come è nato il nome PETER KERNEL?

Non ci piacciono i nomi dei gruppi che hanno un significato molto preciso o inutile, anche perché con

il tempo le persone cambiano, e cambia anche la visione delle cose; quindi c’è il rischio di non

riconoscersi più nel nome del gruppo. Volevamo un’identità forte più che un nome; è stato perciò

automatico scegliere nome e cognome. “Peter”(nome comunissimo) e “Kernel” (cognome secco e

severo). Abbiamo deciso per questo nome giocando a Stratego una freddissima giornata d’inverno a

Kenora, Canada (città natale di Barbara).

Cosa significa la musica per voi?

La musica è la nostra salvezza. So che suona come una frase fatta, ma sono convinto che se non

avessimo la musica saremmo persone senza stimoli, senza idee, senza curiosità e senza sogni;

saremmo come dei morti (soprav)viventi.

Il vostro genere musicale è molto particolare e molto interessante, come reagisce reagisce

il pubblico?

Non trovo così particolare la nostra musica; penso piuttosto che è una forma canzone pop

approfondita o mal fatta, a dipendenza dei gusti. Abbiamo sempre cercato di essere molto pop a livello

di “canzoncina da doccia” mescolato a qualcosa di più ostico.

Devo dire che il riscontro è ottimo. I detrattori segaioli ci sono e ci saranno sempre, ma la nostra

musica la facciamo per quelli che la vogliono sentire, e loro apprezzato molto; superando le nostre

aspettative.

Quali sono le vostre ispirazioni per i vostri pezzi?

Siamo molto ispirati da ciò che vediamo e da ciò che immaginiamo. Una canzone per me è come una

sorta di pacchetto emozionale che può essere rappresentato con un disegno, o meglio un grafico

complesso. Spesso, prima di scrivere un pezzo, so già che forma deve avere. Sembra una cazzata, ma è

così. L'aspetto visuale è più importante di mille parole per noi; un po' perché non siamo molto loquaci,

e un po' perché comunichiamo meglio con le immagini o le sensazioni.

Ma l'ispirazione per il "disegno/grafico" viene innanzitutto da noi stessi e le nostre sensazioni in

relazione s ciò che succede là fuori.

Cosa volete trasmettere con la vostra musica?

Vorremmo che la nostra musica mettesse in contatto noi e chi l'apprezza con noi e chi l'apprezza

(spero si capisca...). Vorremmo che trasmettesse una sensazione che può essere riconosciuta e

condivisa; grazie alla quale si conoscono persone nuove, luoghi nuovi, idee nuove, ... Siccome siamo

molti timidi, usiamo la musica che esca per attirare persone, per conoscerle, per condividere un

momento. Anche se non è musica di massa, nel nostro piccolo vorremmo fosse un'esperienza comune.

Chi sono le menti più illuminate tra di voi?

Peter.

Come vi tenete informati? Cosa leggete? Possono essere riviste o siti.

Ci teniamo informati soprattutto online, anche se a volte facciamo periodi di astensione da notizia per

non vomitare tutto il tempo...

Ahahah. Si giusta affermazione. Vorreste andarvene dalla Svizzera, è vero?

In questo periodo vorremmo tanto andarcene dalla Svizzera. Non ci sentiamo rappresentati da chi

governa e certe scelte fatte. Non siamo per nulla fieri di essere svizzeri in questo momento. È una

pseudo nazione che sta in piedi con il segreto bancario, con la vendita di materiale bellico nonostante

sia "neutrale", che vota per vietare la costruzione di minareti, e tanti altri fatti che troviamo

imbarazzanti.

Chi sono i vostri musicisti/gruppi preferiti e a chi vi siete ispirati per la vostra musica?

Uh, ascoltiamo davvero di tutto. Penso che le influenze arrivano da tutte le parti, ma non ci ispiriamo

a nessuno. Non c'è un gruppo che mi esalta al punto di prenderne ispirazione.

Ma di influenze ne siamo zeppi, e con il passare del tempo scopro influenze che non avrei mai pensato.

Spesso le scopro attraverso la gente che viene ai concerti che ci dice "avete qualcosa di quel gruppo o

quell'altro..."

Ah wow, si è una cosa che capita spesso direi. Cosa fate nel vostro tempo libero?

Peter Kernel è il nostro tempo libero. Tutto. Con questo moniker facciamo musica, video, fotografia,

grafica, animazione, ...

Ci sono “accoppiati” tra voi? O ognuno viva la propria vita amorosa separata?

Abbiamo iniziato che eravamo come gli ABBA; due coppie! Ora solo io e Barbara siamo "accoppiati",

mentre Däwis e Anita hanno le loro proprie storie.

Cosa vi portate sempre dietro?

In assoluto, non deve mancare sul furgone l'album dei Von Spar (s.t. - Tomlab, 2007). Non sempre lo

ascoltiamo, ma non deve mancare.

Cosa vi aspettate dal vostro futuro?

Non ci aspettiamo niente; abbiamo capito che ce le dobbiamo cercare o creare le cose; e per ora stiamo

andando piuttosto bene direi.

Ottima risposta direi. La pensate esattamente come me. Se poteste cambiare 3 cose nel

mondo, quali sarebbero?

Cose semplici.

Vuoi dire altro?

Pensiamo di aver già detto troppo.

Beh allora grazie Peter e alla prossima!

Alla prossima e grazie!


http://www.peterkernel.com

http://www.myspace.com/peterkernel

http://www.facebook.com/pages/PETER-KERNEL/34292996104?ref=ts






lunedì 23 novembre 2009

The Gravity



Ciao! Presentatevi.

La band si compone di 5 elementi, Marco Quacquarelli alla voce, Francesco Giglioni e Paul

Porqueddu alle chitarre, Francesco Ardu alla batteria ed Andrea Giglioni al basso, tutti

ventenni, tutti studenti.


Come è nato il vostro gruppo? E quando?

Siamo amici da una vita, probabilmente un cognome è più indicativo di molte parole, e da

molto tempo ci accomuna la passione per uno stesso genere musicale, cosa rara di questi

tempi. In occasione di un festival romano, il Gravity festival, forse perché troppo ubriachi o

troppo euforici o forse perché un po’ tutti, avendo avuto delle esperienze musicali passate, ci

trovavamo “disoccupati” in quel momento, decidemmo di mettere su, un po’ per gioco, un

progetto musicale… Col tempo il gioco si è fatto un po’ più serio.


Dal Festival avete preso il nome?

Esatto.


Cosa significa la musica per voi?

La musica non ha un significato ma è parte stessa del nostro vivere. Per noi è come una

droga, provate a chiedere ad un drogato, un po’ come in “Trainspotting”, del perché lui si

droghi. Probabilmente risponderà perché gli piace, che lo fa stare meglio ma non saprà

trovare un significato in quello che fa. In quello che dice però c’è parte della nostra risposta,

crediamo, un po’ banalmente, che la musica sia un amplificatore delle emozioni personali ed

ascoltandola, viviamo quel piccolo piacere momentaneo.


Come reagisce la gente alla vostra musica?

Molti vengono, nel senso non motorio del termine, altri ballano, altri la ignorano… Non so,

chiedetelo a loro, voi che ne pensate?


Quali sono le vostre ispirazioni per i vostri pezzi?

Per quanto riguarda la musica ricerchiamo un suono “catchy” cioè che ci piaccia di primo

impatto. Per i testi cerchiamo di mettere in risalto delle situazioni grottesche che molte volte

vengono viste come normali dalla stragrande maggioranza delle persone ma che a noi

impressionano e fanno sorridere.


Cosa volete trasmettere con la vostra musica?

Non facciamo musica per trasmettere qualcosa a qualcuno. Suoniamo per emozionare noi

stessi. Alle volte suonare una chitarra, creare un nuovo testo che piace, ci fa sentire al di

sopra di tutto e di tutti. Questo può essere visto come un delirio di onnipotenza ma la

sensazione è questa.

Basta poi un errore durante l’esecuzione a farci ripiombare nella realtà.


Chi sono le menti più illuminate tra del gruppo?

Le idee nascono da tutti ma parlare di menti illluminate ci sembra eccessivo.


Come vi tenete informati? Cosa leggete?

Soprattutto su internet, NME e Youtube su tutti, ma anche consigli o “tips”, come amano

dire, di alcuni nostri amici inglesi. L’atmosfera musicale da quelle parti sembra essere più

fervida.


In quale paese vorreste andare? E perché?

Cantiamo in inglese, ci ispiriamo a musica inglese. Londra è quasi la nostra città

d’adozione, quindi lì!!!


Chi sono i vostri musicisti/gruppi preferiti e a chi vi siete ispirati per la vostra

musica?

Tutta la musica inglese, ed in parte americana, dagli anni Sessanta ad oggi ma in

particolare i più recenti Bloc Party, Arctic Monkeys e The Strokes.


Cosa fate nel vostro tempo libero?

Quello che fanno un po’ tutti, uscire, andare ai concerti, viaggiare, leggere e… suonare.

Suonare è probabilmente quell’attività che maggiormente rende il tempo libero un tempo ben

speso.


Ci sono “accoppiati” tra voi? O ognuno viva la propria vita amorosa separata?

Qualcuno è più impegnato di altri ma non tra di noi. Può bastare?


Avete già delle gruppie? Visto il genere non potete non averne ahahhaha!

Fortunatamente sì, sfortunatamente vanno tutte dal cantante…


Cosa vi portate sempre dietro?

Beh speriamo che ognuno di noi indossi sempre le mutande. Tu ce l’hai oggi Paul?


Cosa vi aspetti dalla vita?

Ci aspettiamo di non doverci guardare indietro e vivere di rimpianti per cose che si

sarebbero potute fare e poi non si sono fatte… Una vita emozionante insomma!!!!!


Se poteste cambiare 3 cose nel mondo, quali sarebbero?

Banalità, ignoranza, invidia, Vasco Rossi… Ah erano tre le cose? Beh, allora togliamo

l’invidia…


Vuoi dire altro?

Sì, ehm, potresti offrirmi qualcosa da bere? Ho parlato troppo oggi….


AHAHAH ! Beh siete u gruppo da tenere d'occhio. Potreste arrivare lontano un

giorno.

Ok vi saluto ragazzi alla prossima!

Bella!!



Potete ascoltare le nostre canzoni sul sito www.myspace.com/thegravityitaly,

molto presto ne metteremo di nuove, siamo anche su Facebook e LastFm!!



giovedì 5 novembre 2009




Hi Greta.
Presentati ai nostri lettori:

Greta Arienti, 23 anni.

Professione? Bella domanda! Ahahah! Diciamo che sono il prototipo della tutto fare!



Ah si beh parlaci un po’ di te e spiega questo “tutto fare”.

Bhe vi racconto velocemente la mia storia , sempre che ve ne freghi qualcosa ovviamente,

ma nel momento che mi trovo a rispondere a questa intervista presumo che a qualcuno

possa interessare!

Studi artistici alle superiori e poi mi sono laureata nella mia bella milano a febbraio dell’anno

scorso in “Fashion and Textile design” al NABA.

Nel mentre dei miei studi, fin dal primo anno, ho cominciato a lavorare come pr e promoter

per varie serate dell’ambiente così detto “alternativo” milanese (il che da leggere può anche

risultare divertente), e dopo tre anni di frequente e assidua presenza nell’ambiente notturno

posso ammettere che mi sono ricavata il mio spazietto nel mondo “parties” anche

organizzatrice. (Attualmente seguo varie serate : M13 ai magazzini, Disorder al Gasoline, OH

NO JOHN! al Bond).

Dopo la mia laurea (ma anche da prima), ho iniziato a lavorare come stylist, collaborando per

vari progetti, fino ad arrivare a collaborare con Sirya per le riprese dei suoni ultimi due

videoclip “Esco” e “Vedo in te”.

Successivamente ho iniziato una collaborazione anche con 5PREVIEW, brand per cui lavoro

attualmente.

Quindi che dire, qual è la mia professione? Penso che dalla mia giovane età posso

permettermi ancora di spaziare in vari campi…la scelta definitiva la rimando al futuro.

Per quanto riguarda la famiglia? Posso dire di essere cresciuta in una normalissima famiglia

italiana , nulla di fantascientifico, nulla di troppo rock’n roll, nulla di borderline, no genitori

tossici, no genitori hippie …insomma una famiglia composta da due genitori fantastici che mi

hanno sempre sostenuto (e questo è da sottolineare) e due sorelle gemelle più piccole.

Ho un cane fantastico , un Labrador canadese color champagne , maila , che amo alla follia.

E ora ho due conquiline che grazie a dio mi organizzano la vita in quanto io nn sono una

persona molto metodica.

Famiglia a parte, di me posso dirvi che sono nata in una cittadina alle porte di milano, ma già

grazie a dio inclusa nella verde e cara brianza.

A scuola sono sempre stata una brava secchioncella, la bisbetica della classe, la prima donna).

Ho passato le elementari facendo balletti di sailor moon durante l’intervallo (dove

ovviamente sailormoon ero sempre io).

Alle medie ho avuto la visione divina e subito il cambiamento sono entrata così a breve nella

mia fase “alternativa” dove con molto coraggio giravo con capelli rossi frangetta corta , collar

e borchiato e spilla da ballia come elemento basic del mio style raccapricciante!

Passata alla superiori la mia inclinazione per la leedersheep è aumentata.

Presto sono diventata rappresentante di consulta e perenne focolaio di manifestazioni ed

occupazioni varie.

Ma diciamocelo , nel mentre ho continuato a sognare Jimmy Choo e Manolo (sex and the city

mi ha plasmato) , e sono arrivata così fino ad oggi, dove esteticamente sono ben lontana dalle

vecchie glorie dei Pankreas e dei N.O.F.X. , ma anche con un paio di YSL la mia indole

sovversiva non è mai passata.

Diplomata e fresca per entrare nel mondo accademico , ero ancora un una giovane e

maldestra ragazzetta di “fuori milano”, ma appena annusata la città, è bastato poco per far

esplodere il mio superego….da li a poco avrei iniziato a frequentare il Plastic a fare

myspace, una frangia scultorea , diventare go baby, e far diventare il red lipstick come un

marchio di fabbrica.

Poi c’è stato l’innamoramento del perfetto “rockettino”, il fidanzamento, ecc ecc, iniziare

come PR per poi passare ad organizzare eventi, scandali, melodrammi, convivenze e

separazioni.

Ne è passata di acqua sotto i ponti devo dire, e ora mi ritrovo laureta, con una mia casa,

ambiziosa, single, professionalmente attiva, con una testa diversa, sicuramente cresciuta e

probabilmente un po’ invecchiata!!

E che dire …il resto sarà storia (si spera!)


Wowwowo che vita! Mi piace tutta questa cosa sulla tua evoluzione complimenti.

Beh ti chiedo adesso cosa significa la MODA per te?

Ecco la perfetta domanda che sembra semplice, ma alla fine non lo è mai.

Moda per me prima di tutto è il mio lavoro.

Moda può essere molte cose, ma credo essa sia soprattutto ricerca; un impegno costante e

continuo necessario per comprendere i cambiamenti e le “mode” della società in cui viviamo,

che come chiaramente sappiamo è in costante cambiamento.

Se non stai al passo col tempo…sei tagliato fuori, e la moda è proprio questo, l’espressione

stilistica ed esterna dei mutamenti sociali e dei mutamenti di gusto soprattutto.


Ah capito, e come ti tieni informata? Cosa leggi?

Cerco di tenermi informata il più possibile. Il come invece comprende vari canali.

Innanzitutto c’è da premettere che già lavorando in un certo tipo di ambiente le informazioni

arrivano da se; mi spiego meglio: lavorando in un giro abbastanza ristretto vengo

costantemente a contatto di novità e news che riguardano campi che vanno dall' arte al

design, alla moda e alla musica.

Ovviamente gli altri mezzi sono i classici: giornali, magazine, eventi, blog più o meno vari, e

tutto il mondo web.

Per siti intendo blog di ricerca, street style, design, fotografia, informazione generale, musica,

e chi più ne ha più ne metta.


Come hai iniziato ad appassionarti a questo mondo e come hai fatto ad arrivare

dove sei ora?

Ma banale da dirsi ma penso che per lavorare nella moda debba esserci un innata passione

verso questo ambiente.

Penso di aver deciso di seguire questo percorso in maniera quasi naturale e istintiva.

Successivamente una volta presa la strada le cose vengono da se , con un po’ di impegno , un

po’ di furbizia , sicuramente talento , ma soprattutto diciamo , anche una botta di fortuna , il

gioco si può fare facile.

Sicuramente sono pienamente cosciente che anche la mia notorietà raggiunta grazie a blog e

vari social network ha influenzato sul mio percorso , facendomi arrivare a vari contatti e

conoscenze “giuste”.

Poi si può aggiungere carisma, presenza e tutto quel che si vuole, diciamo che sono tanti

piccoli ingredienti che possono servire a raggiungere i propri scopi, che attenzione, non ho

ancora raggiunto; sono arrivata dove sono, che fondamentalmente nel mondo lavorativo non

è ancora NULLA!

Ma che dire…lavori in corso!


Sono curioso di sapere una cosa: cos'è 5PREVIEW?

5preview è ciò che mi occupa la giornata a tempo pieno.

Posso dire che è un gran progetto, molto giovane, su cui tutti stiamo lavorando al massimo!

Per il resto è tutto top secret !!!!!


Beh immagino che in futuro se ne avrai l'occasione aprirai una tua linea di

abbigliamento no? O punterai ad altro?

Aprire una linea di abbigliamento per ora sinceramente non è un obbiettivo che prevedo

nel mio prossimo futuro. Mi sto dedicando ad altro ora, e sinceramente per ora voglio

continuare su questa strada.

Non ti nego che in ogni modo mi piacerebbe, le idee ci sono, progetti anche gia iniziati, come

“UDOIT” , progetto che nasce in origine come tesi di laurea ma che ho portato avanti nel

tempo.

Vedremo nel prossimo futurò che combinerò.


Dimmi un po' chi sono i tuoi DESIGNER/STILISTI preferiti?

Designer/brand preferiti attualmente posso dire Christopher Kane, Garret Pugh,

Scognamiglio, Charles Anastase, Haider Ackerman, Givenchy, Kris Van Assche, Luella,

Lanvin, Martin Margiela, Luise Goldin, Marni, Sophia Kokosalaki, Wunderkind, Balenciaga .


Di chi ti senti la reincarnazione?

Di chi mi sento la reincarnazione? Oddio domanda a cui non so rispondere ahhaah…..

Ogni tanto la mattina mi sveglio con sta riga in mezzo un po' “destrutturata” che mi fa sentire

una specie di Maddalena appena scesa dal letto.


Se dovessi credere alla rincarnazione vorrei senza dubbio essere la reincarnazione di Marlene

Dietrich….giustissima!


Condivido la tua scelta.

Cosa credi che la gente pensi di te?

Domanda di fuoco! Bhe penso che la gente pensi di me a seconda di come io mi comporto

con la gente.

Sono abbastanza intelligente e soprattutto onesta per poter dire di non essere proprio la

persona più schifosa del mondo; credo per questo che la gente vedi in me quello che sono:

una 23enne con cervello che sta cercando di scalare questa maledetta gavetta (accellerando

anche un po’), dotata di carisma, simpatia e PALLE!

Poi obbiettivamente al di là di questo, che sia stimata e odiata, credo che sia una cosa troppo

soggettiva, ma anche in questo caso c’è chi dice: l’importante è che se ne parli!

Simpatica, antipatica, stronza o carina non sono le cose che più mi preme sapere; piuttosto mi

interessa più un giudizio che cada sull’intelligente o meno, dotata o meno, non perché io mi

faccia poi influenzare, ma credo che comunque malelingue a parte, un giudizio sulle

attitudini personali, se hai un minimo di umiltà, possano sempre servire.


Ben detto, l'umiltà prima o poi da i suoi frutti.

Da chi prendi spunto per il tuo stile?

Credo che gli elementi che hanno influenzato sopratuto il mio stile vengano dalla musica

con cui ho strettissimi legami, a livello professionale ma anche personale.

Da tutta la cultura rock’&’roll dagli anni 70 in poi, la corrente nuwave, gli anni 80 ,il grounge

ecc ecc .

Non credo di prendere spunto per il mio stile direttamente e volontariamente da qualcosa o

da qualcuno, sono influenze più involontarie credo, il semplice crescere e cambiare gusti

influenzata onestamente anche dai cambiamenti culturali e della società che ho attorno, vivo

in mezzo alla gente, e credo che chi abbiamo intorno ci influenzi molto più di quanto

crediamo, anche a livello stilistico.


Parlami dei tuoi mille lavori che fai ed impegni che hai in questo periodo.

Per quanto riguarda 5 preview stiamo continuando a lavorare sodo come sempre.

Nel mentre sto portando avanti altri progetti personali di styling, collaborando con vari

fotografi per diversi progetti dove sto cercando soprattutto di lavorare sul piano della

femminilità, dell’intimità, di una mia visione della donna.

Per quanto riguarda serate & co. , continuo a seguire come team M13 il mercoledì ai

magazzini , mentre il venerdì e il sabato continuo a curare OH NO JOHN! e Disorder.

Posso dirvi in più che procedo anche con altri piccoli progetti che spero un giorno aver il

tempo di coltivare far crescere.

Sono in un momento credo molto favorevole della mia vita a livello professionale, sono

entrata dinamica, ho voglia, ho stimolo, la mia vita è dedicata a questo ora, non c’è spazio per

altro, e voglio sfruttare questo momento al meglio.


Cosa fai nel tuo tempo libero?

Nel mio tempo libero come tutti ben sanno sono una gran invasata di facebook e del web,

cerco e ricerco e conosco in generale seguo il mio blog.

Poi bhe gran passione per la fotografia, adoro fotografare ed essere fotografata.

Ultimamente ho ripreso con piacere anche la lettura, che sinceramente avevo accantonato

ultimamente (ora sto leggendo Proust), riscoprendo quanto può essere rilassante e utile fare

una buona lettura.

Film: ultimamente devo dire che ne vedo veramente tanti a settimana.

Cene: in quanto mi sono ritrovata ad invitare amici a casa mia, mi fa sempre sentire un po’

nella mulino bianco ahhhaah!

Insomma in conclusione: amo stare a casa mia; mai come quest’anno ho amato così tanto

starmene a casa con amici o sola e rilassarmi, sarà forse perché la mia casa è perfetta per me

o perché da quando è subentrato il divano nuovo non riesco più ad alzarmi , alla fine rimango

alla maison.

E diciamoci la verità…cosa c’è di meglio di vino sigaretta e film?

Ahh ora mi sono iscritta anche in palestra se volete saperlo!

Vita salutare!


Ahahah la salute prima di tutto, senza non si va da nessuna parte.

In quale paese vorresti andare? E perché?

Sicuramente ora come ora NY, semplicemente perché la vedo come qualcosa di lontano e

soprattutto qualcosa di veramente grande! Mi piace l’idea di poter vivere in una città così

immensa da poterti dare ogni giorno qualcosa di nuovo, qualcosa di stimolante. Poi

ovviamente New York anche perché credo che a livello professionale possa darmi molto.

A livello europeo il mio grande amore rimane sempre Londra, sarà per affezzionamento o non

so per cosa, ogni volta che ci torno è sempre brivido!

Ho riscoperto invece anche Parigi, sono stata li da poco per la fashion week e devo dire che

l’ho trovata una città in vero fermento, “svecchiata” direi, e sempre incredibilmente

affascinante!

Il prossimo viaggio però (a livello vacanze) me lo farei volentieri in Brasile!


Cosa ti porti sempre dietro?

Cosa ho nalle mia borsa? Allora vediamo..macchina fotografica usa e getta, agenda, penna,

telefono, sigarette, cipria e rossetto rosso, portafoglio, chiavi di casa, chiavi della bici, biglietti

da visita, cerotti, specchietto.


Diciamo che questo è tutto ciò che non manca mai!

Poi spesso e volentieri c’è anche io mio fedele Mac!


Cosa ti aspetti dalla vita?

Dalla vita mi aspetto di raggiungere i miei obbiettivi, di realizzarmi professionalmente per

prima cosa, in quanto credo che per le persone ambiziose concretizzare i propri obbiettivi

lavorativi sia necessario per stare bene e sentirsi soddisfatti.

Poi in secondo luogo spero di realizzarmi nella vita privata, sono una donna d’altronde! Spero

di poter essere felice e di potermi permettere di scegliere! Ecco questo è importante, spero di

poter essere sempre in grado di scegliere liberamente per me stessa.


Se potessi cambiare 3 cose nel mondo, quali sarebbero?

Cazzo tre cose sole sono veramente poche .. Mi metti in crisi!

Bhe parliamo a questo punto dei grandi e importanti problemi universali:

1. Fame nel mondo

2. Abusi e sfruttamento minorile

3. Ignoranza sia a livello umano che politico, che probabilmente se si risolvesse questo

problema si farebbe qualcosa automaticamente per risolvere anche gli altri due.

Sarò banale, ma se mi chiedi di cambiare solo tre cose nel mondo la mia visione deve

generalizzarsi al massimo.

Se dovessi stare qua ad elencare tutto ciò che si dovrebbe cambiare o migliorare dovremmo

fare un intervista a parte.


Cosa consigli ai giovani aspiranti come te?

Giovani aspiranti sappiate che anche io sono una giovane aspirante, quindi parliamoci tra

coetanei: iniziate a sgomitare che qua sulla torre di avorio ce ne stanno ben pochi!!!

Chi prima arriva meglio si accomoda!!!


Vuoi dire altro?

Mi sembra di aver gia dato fin troppo spazio alla mia logorrea galoppante!

Per chiudere ti ringrazio, è stato divertente rispondere a tutte queste domande , un po’

autobiografia direi.

Buona fortuna per il tuo progetto!


Grazie a te di avermi dedicato un po' (tanto) del tuo tempo prezioso ahahah ! Un

giorno magari ci si incontrerà su quella bella torre d'avorio.

Un bacione e speriamo che alla prossima ci sia qualcosa in più da dire!




Gretas links:


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giovedì 29 ottobre 2009

She.. that goes against the clock!




Lets meet her:
Nome, età e professione.

Elena, 25 anni ,
illustratrice e grafica.

Parlaci un po’ di te.

Vivo a Venezia, in un'isoletta che si chiama Giudecca.

Qui ho il mio studio, il mio panettiere di fiducia, il mio ragazzo di fiducia, le foche di fiducia e la COOP.

Sono qui da un anno e ci sto proprio bene.

Adesso sono un po' di fretta, ma mi impegnerò a rispondere per benino alle tue domande.

Ahahah ok ok con calma. Allora cosa significa il graphic design per te?

Mi piace rispondere in modo accademico a questa domanda che mi sembra un po'

impegnativa: Progettazione, Comunicazione, Composizione.

In nome di un certo disimpegno, faccio soprattutto illustrazione.

Illustratrice mmm .. Come è nata questa passione?

È una professione che mi ha sempre affascinata soprattutto negli anni in cui la grafica e

l'illustrazione erano ancora materici, lenti e concreti.

Mi piace molto la decorazione e disegnare mi è sempre venuto facile.

Com'è la vita da graphic designer?

Lati positivi: Rimango in studio a lungo; mi sveglio tardi; faccio quello che mi piace; conosco

tanta gente. Ho sviluppato un atteggiamento zen.

Lati negativi: rimango in studio a lungo; vado a letto tardi; non sempre piace a tutti quello

che faccio; conosco troppa gente e faccio un po' casino con i nomi. I clienti sono sempre in

ansia.

Come ti tieni informata? Cosa leggi?

Guardo molte riviste ma non sempre le leggo.

Di sicuro leggo e mi faccio regalare: Cronaca Vera, l'Internazionale, Occulto Magazine,

Apartamento, Butt, La Repubblica delle Donne e Elle Decor.

(Odio/Apprezzo Glamour: lo ringrazio per essere sempre presente nel mio bagno,

per i suoi magici poteri lassativi, e per l'oroscopo finale con uomini in salita e uomini in

discesa)

Seguo siti personali di illustratori o artisti, anche gallerie e negozi ma evito di guardare troppo

spesso siti di Cool Hunting, leggerli poi, è impossibile. Guardo le conferenze di TED.

In quale paese vorresti andare? E perché?

Vorrei andare a San Francisco, perché c'è andato il mio amico Davide e dice che è una figata.

Chi è il tuo graphic designer preferito?

Geoff Mcfetridge, Bob Gill e Alan Fletcher, Mike Mills, Jean Jullien.

E anche Stefan Sagmeister (.. molto anni 90 come stile, ma molto interessante per i

contenuti)

Da chi prendi spunto per il tuo stile?

Dipende un po' da chi/cosa vedo in quel momento.. sono molto empatica.

Cosa fai nel tuo tempo libero?

Quando sono stufa festeggio senza motivo con qualche amico o mi faccio una bella corsa in

fondamenta facendo slalom tra i turisti.

Pilates con la mia amica Chiara (peccato che la palestra sia in Campo Santa Margherita, e

quindi quando usciamo ci diamo dentro di prosecchini).

Dormo.

Cosa ti porti sempre dietro?

Dovresti portarti sempre dietro..

Non sono affatto materialista, per questo perdo sempre tutto (ma che bella scusa..)

In generale cerco di non dimenticare le chiavi: in unico mazzo, chiavi di casa (Marostica

-Venezia-casa di Lorenzo), macchina e studio. Se le perdo, son fottuta.. e Lorenzo mi lascia.

Cosa ti aspetti dalla vita?

Salute, amore, fortuna.

Se potessi cambiare 3 cose nel mondo, quali sarebbero?

Le ore, i minuti, i secondi: voglio grandi dormite, lunghissimi pranzi.

Vuoi dire altro? Consigli per i giovani graphic designers..

Se siete in un periodo di transizione e vi sentite particolarmente ricettivi

vi consiglio di leggere il manifesto incompleto di Bruce Mau,

le dieci cose che ha imparato Milton Glaser, e il manifesto di Daniel Eatock.

Io ho estrapolato questo intanto:

Non perdete tempo.

Amate i vostri esperimenti (anche se non vi riescono bene),

Lavorate solo con chi vi piace, certe persone sono tossiche.

Dite la verità e proponete l'onestà come soluzione.

Inizia con le idee.

Altrimenti se siete in un periodo impegnato, in cui non avete neanche il tempo di

fare la spesa, vi consiglio di leggere sempre la scadenza delle bollette:

a me hanno fregato una mora di 100 euro il mese scorso.

Chiudete gli scuri quando uscite di casa e non lasciate il portatile in giro

(anche quello è successo l'altro giorno ma me l'hanno restituito)

e aiutate sempre le vecchiette che non si sa mai.

Beh dei consigli molto utili direi. Ok grazie ora ti posso lasciar andare ahahaha!

Ciao cocco!

Elena with her big black eyeglasses.


Elena sites:

www.ex-designer.it

www.automaticbooks.it