giovedì 17 dicembre 2009

PETER KERNEL




PETER KERNEL

Barbara L.: 26 anni, Video Maker.

Anita D.S.: 30 anni, Orologiaia.

Aris B.: 31 anni, Designer in comunicazione visiva.

Däwis P.: 33 anni, Uomo delle castagne e dei gelati.


Come è nato il vostro gruppo? E quando?

Peter Kernel sono nati nell’autunno del 2005 facendo improvvisazioni per un mediometraggio della

bassista Barbara. Con il passare del tempo ci siamo accorti che potevamo scrivere canzoni e fare

concerti. Et voilà…

Come è nato il nome PETER KERNEL?

Non ci piacciono i nomi dei gruppi che hanno un significato molto preciso o inutile, anche perché con

il tempo le persone cambiano, e cambia anche la visione delle cose; quindi c’è il rischio di non

riconoscersi più nel nome del gruppo. Volevamo un’identità forte più che un nome; è stato perciò

automatico scegliere nome e cognome. “Peter”(nome comunissimo) e “Kernel” (cognome secco e

severo). Abbiamo deciso per questo nome giocando a Stratego una freddissima giornata d’inverno a

Kenora, Canada (città natale di Barbara).

Cosa significa la musica per voi?

La musica è la nostra salvezza. So che suona come una frase fatta, ma sono convinto che se non

avessimo la musica saremmo persone senza stimoli, senza idee, senza curiosità e senza sogni;

saremmo come dei morti (soprav)viventi.

Il vostro genere musicale è molto particolare e molto interessante, come reagisce reagisce

il pubblico?

Non trovo così particolare la nostra musica; penso piuttosto che è una forma canzone pop

approfondita o mal fatta, a dipendenza dei gusti. Abbiamo sempre cercato di essere molto pop a livello

di “canzoncina da doccia” mescolato a qualcosa di più ostico.

Devo dire che il riscontro è ottimo. I detrattori segaioli ci sono e ci saranno sempre, ma la nostra

musica la facciamo per quelli che la vogliono sentire, e loro apprezzato molto; superando le nostre

aspettative.

Quali sono le vostre ispirazioni per i vostri pezzi?

Siamo molto ispirati da ciò che vediamo e da ciò che immaginiamo. Una canzone per me è come una

sorta di pacchetto emozionale che può essere rappresentato con un disegno, o meglio un grafico

complesso. Spesso, prima di scrivere un pezzo, so già che forma deve avere. Sembra una cazzata, ma è

così. L'aspetto visuale è più importante di mille parole per noi; un po' perché non siamo molto loquaci,

e un po' perché comunichiamo meglio con le immagini o le sensazioni.

Ma l'ispirazione per il "disegno/grafico" viene innanzitutto da noi stessi e le nostre sensazioni in

relazione s ciò che succede là fuori.

Cosa volete trasmettere con la vostra musica?

Vorremmo che la nostra musica mettesse in contatto noi e chi l'apprezza con noi e chi l'apprezza

(spero si capisca...). Vorremmo che trasmettesse una sensazione che può essere riconosciuta e

condivisa; grazie alla quale si conoscono persone nuove, luoghi nuovi, idee nuove, ... Siccome siamo

molti timidi, usiamo la musica che esca per attirare persone, per conoscerle, per condividere un

momento. Anche se non è musica di massa, nel nostro piccolo vorremmo fosse un'esperienza comune.

Chi sono le menti più illuminate tra di voi?

Peter.

Come vi tenete informati? Cosa leggete? Possono essere riviste o siti.

Ci teniamo informati soprattutto online, anche se a volte facciamo periodi di astensione da notizia per

non vomitare tutto il tempo...

Ahahah. Si giusta affermazione. Vorreste andarvene dalla Svizzera, è vero?

In questo periodo vorremmo tanto andarcene dalla Svizzera. Non ci sentiamo rappresentati da chi

governa e certe scelte fatte. Non siamo per nulla fieri di essere svizzeri in questo momento. È una

pseudo nazione che sta in piedi con il segreto bancario, con la vendita di materiale bellico nonostante

sia "neutrale", che vota per vietare la costruzione di minareti, e tanti altri fatti che troviamo

imbarazzanti.

Chi sono i vostri musicisti/gruppi preferiti e a chi vi siete ispirati per la vostra musica?

Uh, ascoltiamo davvero di tutto. Penso che le influenze arrivano da tutte le parti, ma non ci ispiriamo

a nessuno. Non c'è un gruppo che mi esalta al punto di prenderne ispirazione.

Ma di influenze ne siamo zeppi, e con il passare del tempo scopro influenze che non avrei mai pensato.

Spesso le scopro attraverso la gente che viene ai concerti che ci dice "avete qualcosa di quel gruppo o

quell'altro..."

Ah wow, si è una cosa che capita spesso direi. Cosa fate nel vostro tempo libero?

Peter Kernel è il nostro tempo libero. Tutto. Con questo moniker facciamo musica, video, fotografia,

grafica, animazione, ...

Ci sono “accoppiati” tra voi? O ognuno viva la propria vita amorosa separata?

Abbiamo iniziato che eravamo come gli ABBA; due coppie! Ora solo io e Barbara siamo "accoppiati",

mentre Däwis e Anita hanno le loro proprie storie.

Cosa vi portate sempre dietro?

In assoluto, non deve mancare sul furgone l'album dei Von Spar (s.t. - Tomlab, 2007). Non sempre lo

ascoltiamo, ma non deve mancare.

Cosa vi aspettate dal vostro futuro?

Non ci aspettiamo niente; abbiamo capito che ce le dobbiamo cercare o creare le cose; e per ora stiamo

andando piuttosto bene direi.

Ottima risposta direi. La pensate esattamente come me. Se poteste cambiare 3 cose nel

mondo, quali sarebbero?

Cose semplici.

Vuoi dire altro?

Pensiamo di aver già detto troppo.

Beh allora grazie Peter e alla prossima!

Alla prossima e grazie!


http://www.peterkernel.com

http://www.myspace.com/peterkernel

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