venerdì 16 ottobre 2009

DIYS with Julie LaBulle




Se dico la frase "do it your self" non può non venirmi in mente lei: Julie LaBulle.

Ciao Julie presentati ai nostri lettori.

Giulia Dolci, 24 anni, grafica e illustratrice freelance al momento.

Parlaci un po’ di te.

Sono mancina e ne sono sempre stata felice. Sono cresciuta a pane, latte, matite e fogli di carta. Ho iniziato frequentando, a 9 anni, corsi di pittura presso lo studio della pittrice Etta Scotti e del pittore Vincenzo Ursoleo. Ho continuato iscrivendomi alla scuola superiore ITAS B.Boscardin a Vicenza (ora liceo artistico) e ho terminato i miei studi con una laurea triennale in Disegno Industriale presso l'Università IUAV di Venezia. Dal momento che il mio background familiare è sempre stato un pò turbolento, far scorrere la penna su di un foglio è sempre stata la miglior terapia per scaricare le tensioni e lasciarmi andare in una sorta di universo parallelo fatto di linee.

Sono molto indipendente dalla mia famiglia, ma ho bisogno di avere sempre vicino e partecipe dei miei cambiamenti la persona che amo e le amicizie, da quelle più profonde e intime a quelle nuove e occasionali.

Come sono nati il nome e l’idea di produrre magliette?

Ora tutti mi conoscono principalmente come Julie LaBulle, anche se questo "nome d'arte" in realtà era nato per gioco: Julie ovviamente da Giulia e LaBulle perchè in francese significa "la bolla" (e non la bulla come alcuni pensano, nonostante il gioco di parole!).

Le bolle di sapone mi hanno sempre affascinata: sono "esseri" effimeri, fragilissimi che volano trasportati dal vento e racchiudono nella loro trasparenza tutta la sfera cromatica.

In generale il cerchio mi attrae come figura geometrica perfetta e come il simbolo alchemico astratto che racchiude l'universo. Un segno chiuso, statico che suggerisce sicurezza; ma anche il raggiungimento della perfezione morale ed estetica, un aspetto che mi riguarda molto da vicino.

L'idea di creare illustrazioni su tessuto è nata per caso dopo aver realizzato un evento presso la discoteca Vinile di Rosà, assieme a Greta Pigatto; una grafica freelance molto in gamba che ha vestito la cantante Arisa nel video della canzone vincitrice di Sanremo 2009.

Grazie a quell'occasione ho potuto dedurre che trasportare i miei disegni dal foglio di carta al tessuto fosse un esperimento interessante per testare i cambiamenti del tratto su materiali diversi e far indossare alle persone le mie idee e i miei punti di vista su ciò che sento e vedo tutti i giorni.

Cosa significa moda per te?

Non ho studiato moda, quindi la mia opinione nei confronti di questo ambito è frutto esclusivo di un interessamento personale. Sfoglio riviste, leggo pagine web, guardo video e servizi giornalistici a riguardo. Il mio rapporto con essa è comunque molto controverso: da un lato ho un'attrazione irrefrenabile verso il tessuto e in generale il rivestimento corporeo come espressione di sé e delle proprie pulsioni interiori; dall'altro lato invece non sopporto la sua capacità di creare stereotipi e di uniformare le personalità di ognuno di noi attraverso l'indumento indossato. Apprezzo i capi fatti a mano, i pezzi unici, le edizioni limitate. Mi irrita invece il fatto che un vestito o una marchio possano vincolarti ad un certo ambiente o stile di vita. Credo in chi ama crearsi capi da sé e in chi sa personalizzare ciò che ha con qualcosa di veramente suo.

La moda è effimera, crudele, meravigliosa, eccentrica, minimal, ingiusta, conformista, alternativa.

La moda è tutto e niente.

Amo chi si crea la 'propria' moda, a prescindere dalle tendenze, i costi, le griffe e i luoghi di acquisto. Nonostante ciò ammiro la moda come forma d'arte pura, anche importabile nella vita di tutti i giorni ma sperimentale, pazzesca, ironica.


"Il vestito è l'impronta di un pensiero che foggia il corpo, frivolo e vorace insieme, attraversato da tutti quegli opposti di cui è impastato il tempo. È dell'autore, apripista o gregario, tenere insieme tutto questo nel grandioso gesto unificante della poesia". Maria Luisa Frisa, direttrice del corso di Design della Moda presso l'università IUAV di Venezia.

Come ti tieni informata? Cosa leggi?

Cerco di aggiornarmi sempre in diversi ambiti: fotografia, arte, illustrazioni, grafica, musica. Leggo Rolling Stone, PIG magazine on web, Dazed & Confused, D di Repubblica, IL del 24ore; saltuariamente Domus, Purple, Rojo magazine. Sul web controllo quasi giornalmente ffffound.com, itsnicethat.com, booooooom.com, manystuff.com, socialdesign magazine, flickr, graphic exchange e diversi blog di moda e illustrazione.

In quale paese vorresti andare? E perché?

Nella primavera 2010 parto per un esperienza londinese a tempo indeterminato. Ma Londra è solo un primo traguardo. Ogni paese del mondo riserva i suoi piccoli tesori: scoprire diverse culture, assaporare nuove vite ma anche respirare un'aria e un'atmosfera diverse distruggono ogni barriera mentale. Dovremmo essere tutti cittadini del mondo alla fine dei nostri giorni. Adoro i paesi nordici e in particolar modo l'Islanda, con il suo romanticismo malinconico e i suoi colori delicati.

Chi è il tuo grafico/stilista preferito?

Tra i grafici del '900 amo da sempre Max Huber, Franco Grignani e i manifesti dell'era psichedelica di Victor Moscoso e Wes Wilson; tra i grafici contemporanei Stefan Sagmeister e Werner Jeker. Apprezzo molto anche il lavoro di miei coetanei ed amici come studiotemp ed Elena Xausa con Automatic Books.

Per quanto riguarda l'illustrazione invece i nomi sono davvero troppi, fra i tanti Alfons Mucha e i secessionisti, Jessie M. King. Tra quelli di oggi: Dylan Martorell, Tina Berning, Chrissie Abbott, Andy Forshaw, Mycocoa, Gabriel Moreno, Betsy Walton, Brandon Boyd (cantante del gruppo musicale Incubus)...

Stilisti indubbiamente Vivienne Westwood, Rei Kawakubo, Comme des Garçons.

Da chi prendi spunto per il tuo stile e per le magliette?

Prendo spunto da qualsiasi cosa: dai centrini della nonna, ai peli degli animali, alle carte da parati. Mi piace la penna a punta fine perché si presta a disegni stilizzati ma molto decorativi. Adoro i pattern, i ricami, le decorazioni anche eccessive e soprattutto le linee che fluttuano grumose e contorte come capelli.

Cosa fai nel tuo tempo libero?

La mia vita è indubbiamente legata al lavoro che faccio che oltre ad essere una passione,ha bisogno di continui aggiornamenti e nuovi input. Mescolando tempo libero e lavoro, mi piace guardare film, dai cult a quelli di nicchia, leggere riviste e libri, viaggiare, visitare mostre e manifestazioni, disegnare, rovistare fra i mercatini dell'antiquariato e dell'usato, ascoltare musica dal vivo, bere del buon vino e fare l'amore.

Cosa ti porti sempre dietro?

Le bolle di sapone e l' agendina per scrivere gli impegni che ho ogni giorno. E direi che ultimamente non dimentico mai a casa l'ansia (ahah!).

Cosa ti aspetti dalla vita?

Solamente di essere serena, che io diventi un'illustratrice conosciuta o una semplice commessa al supermercato. È la semplicità delle cose di ogni giorno che ti condisce la vita.

Se potessi cambiare tre cose nel mondo, quali sarebbero?

L'ignoranza culturale e la pigrizia mentale delle persone. Se ogni persona al mondo riflettesse più consapevolmente e in maniera più matura e civile su ogni cosa forse scontri armati, discriminazioni razziali e ingiustizie politiche non avrebbero modo di esistere. Se ogni persona al mondo avesse in sé la curiosità sincera verso tutto ciò che la circonda, saremmo tutti più informati, intelligenti, consapevoli e acculturati; oltre a mantener giovane la mente e a poter tramandare ai nostri figli tutto ciò che abbiamo imparato dalla vita.

Vuoi dire altro?

Mi fa piacere aver partecipato al tuo nuovo progetto e ti ringrazio. Trovo interessate lasciare spazio anche alle piccole realtà creative disseminate qua e là in Italia. In bocca al lupo! Seguirò le tue evoluzioni!

Ok grazie Julie, continua così e arriverai lontano!

Ciao e grazie a te per questa opportunità!



Julie LaBulle è presente su facebook, flickr e myspace.

È presente da poco anche www.julielabulle.com che per ora risulta in costruzione.

Altri link :

www.flickr.com/photos/37327720@N08/
www.myspace.com/julielabulle
www.facebook.com/julie.labulle

I with my new Tee from Julie La Bulle.




Nessun commento:

Posta un commento